top of page

Magoga Giovanni

 

Non sono un critico d’arte, né un fine intenditore, solo un appassionato d’arte.

Qui nel piccolo “atelier” in via delle “terre incolte” (i vegri) il mondo di Luisella mi prende e incanta.

Anche se lei non c’è, la delusione scompare presto, tutt’intorno infatti, dipinti, ritratti, piccoli lavori, tutto parla di lei, del suo mondo, dei suoi sogni.

Ho davanti il verde profilo del natio Montello, sullo sfondo le cime ondulate della pedemontana; poche intense pennellate per le nubi, ed ecco la magia di un tramonto “tizianesco”.

Poi l’incanto di un acquerello: un prato in fiore, colori tenui, quasi onirici, colline e boschi fanno corona, il tutto sembra venirmi incontro, quasi un “erbal fiume silente” per dirlo con una celebre poesia di Gabriele D’Annunzio.

Ad affascinarmi ora è un ritratto che sembra scrutarmi e voler interloquire: contadina veneta recita il cartiglio.

Mi commuovo un po’; di volti così ne ho visti tanti da bambino, ma qui Luisella è andata “oltre” l’immagine rendendo magistralmente la fierezza e la dignità delle donne venete “d’antan” un omaggio all’ormai scomparsa “civiltà contadina”.

A lato, quasi ad alleviare l’emozione, un altro piccolo ritratto: è Mary-jo a sorridermi, una bambina vestita di primavera.

E poi ancora un campo di grano con papaveri sul “trodo”, a lato un anziano con bambino.

Ancora la metafora della vita, come nei ritratti precedenti: l’alpha e l’omega, l’inizio e la fine della ruota.

Difficile distoglier lo sguardo dalla magia dei colori, come il giallo dorato delle spighe che l’aria e la luce sembrano piegare o il rosso dei papaveri, purpureo come le labbra del primo amore.

Oltre, in un’altra tela, i multiformi colori dei nostri fiumi: l’azzurro chiaro del Sile col suo contorno di ville, palazzi e antiche mura o il blu del Piave, più intenso, quasi misterioso, forse un richiamo ancestrale per Luisella, nativa di Caonada: l’antico “caput nautae” (approdo per naviganti), questo il nome della località in epoca romana, quando il grande fiume, privo di argini, andava a spasso per la pianura trevisana.

Impressionismo, realismo, purismo? Come chiamare quel tripudio di forme e di colori che è il mondo di Luisella Rossi?

Con una sola parola direi: Poesia.

MariaTeresa Ruggeri

​

Eleganza e delicate tonalita’ sono gli elementi che contraddistinguono ogni opera di Luisella

Il cui linguaggio pittorico esprime una squisita sensibilita’ poetica e interpretativa.

© 2013 by Luisella Rossi​

  • Facebook - Black Circle
VARI
VARI
VARI
bottom of page